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Esposta perfettamente a Sud, la serra presenta una struttura lignea con tetto opaco fortemente isolato.

In questo caso la serra è stata richiesta non solo come fonte di calore o come espansione dello studio presente nel superattico, ma come elemento di protezione dal forte sole romano per le camere da letto presenti al piano sottostante.

L’ambiente è dunque pensato per essere trasformabile, da serra solare in inverno a macchina per ombra e frescura in estate (una Veranda finalmente nel senso orginale del termine). A tale scopo la serra è dotata anche di un “camino solare” in muratura coperto da un cupolino in plexiglass apribile, che permette la ventilazione naturale e la fuoriuscita dell’aria calda. 

La forma singolare della pianta della serra nasce dalla richiesta del committente di non avere angoli retti nell’ambiente, mentre l’altezza contenuta della grondaia ha spinto l’atelier a lasciare il legno del soffitto completamente a vista, creando un clima caldo e accogliente dello spazio interno.

Esternamente la serra è interamente rivestita con lamiera bianca, in modo da restituire un carette omogeneo al sistema e proteggere la struttura lignea dagli agenti atmosferici, un sistema di frangisole garantisce l’adeguato ombreggiamento sulla facciata a sud.